venerdì 12 giugno 2020

STEP#25 - LA SINTESI FINALE

SINTESI FINALE

Con questo post intendo terminare il blog, riassumendo tutto ciò che ho approfondito riguardo il verbo "INFORMATIZZARE". Sono partito col descrivere la definizione e l'origine di informatizzare. Essendo che l'informatizzazione sia il processo di applicazione dell'informatica a molteplice attività, che vanno dal settore economico, produttivo, scientifico fino ad arrivare anche all'istruzione, ho scelto come immagine simbolo di questo azione il computer. Al giorno d'oggi tutti possediamo uno o più computer, sicuramente grazie anche a delle campagne di sensibilizzazione sull'utilizzo dei pc che sono state fatte a inizio 2000 soprattutto attraverso la pubblicità, che invogliava a comprare e di conseguenza usare nel metodo corretto queste macchine, che da lì a poco tempo sarebbero diventate delle vere e proprie compagne di vita dell'uomo. Nonostante l'informatizzazione sia prettamente contemporanea, si può allargare il concetto intendendola come metodi di trattare l'informazione per arrivare a toccare i periodi precedenti ai nostri. Nel periodo antico, ancor prima dell'invenzione della scrittura, le società del passato prendevano nota degli scambi commerciali e dello sviluppo economico su mattoni di terracotta, simili a degli "ideogrammi" dalle piccoli dimensioni. Nel medioevo, invece, l'informazione veniva raccolta in dei grandi documenti scritti in latino su fogli di pergamena, fino ad arrivare al 1455, data a cui si fa risalire l'invenzione della stampa in quanto venne stampato il primo libro: la Bibbia di Gutenberg. Nel Settecento spicca l'Encyclopedie di Diderot e D'Alembert, che racchiuse in un libro tutto il sapere e la cultura del passato. Nell'Ottocento si assiste all'invenzione della prima macchina programmabile in ambito tessile, capace di sfruttare il movimento dei licci: il telaio Jacquard. Nel Novecento avviene poi la rivoluzione informatica, con l'invenzione del computer: apparecchi capaci di riprodurre i meccanismi di funzionamento del cervello umano, mediante l'apertura e la chiusura di una serie di circuiti elettronici e costruito in particolare con il silicio, un materiale che oltre ad avere proprietà specifiche è anche facilmente reperibile in natura. Arrivando ai nostri giorni, un protagonista che ha informatizzato la vita di miliardi di persone è senza dubbio Mark Zuckerberg, l'inventore di Facebook, quell'applicazione che ha trasformato la socialità delle persone: la maggior parte delle persone  preferisce "chattare" su facebook piuttosto che andare a fare una chiacchierata al bar con gli amici davanti un caffè. L'informatizzazione ha raggiunto livelli altissimi grazie anche alla quarantena forzata a causa del coronavirus in cui la maggior parte dei lavori hanno subito il processo di informatizzazione favorendo così il cosiddetto "smart working", che secondo un articolo di cronaca ha generato nei lavoratori maggiori pressioni a lavoro e conseguenze sulle salute. Per questo motivo ho espresso una mia opinione riguardo l'informatizzazione nella pandemia. Come dicevo, molti lavori sono stati informatizzati durante questa quarantena, ma non tutti, per questo ho pensato ad un possibile invenzione futura: il dottore-robot, un robot che in futuro prenderà il posto del dottore in carne ed ossa, così come è già stato inventato un robot, chiamato robot-art, che dipinge come un vero e proprio pittore umano. Per concludere, nel penultimo post del blog ho realizzato una mappa concettuale che racchiude tutti gli argomenti inerenti al verbo che ho trattato in questo blog. Ringrazio tutti i lettori per l'attenzione, spero che il blog vi sia piaciuto. 
Giuseppe Solazzo

giovedì 4 giugno 2020

STEP #22 - UN'INVENZIONE FUTURA

L'INVENZIONE CHE CAMBIERA' IL FUTURO: DOTTORE-ROBOT




Nel 2020, e soprattutto grazie alla quarantena causata dal coronavirus che ha permesso a molti studenti e lavoratori di esercitare il loro ruolo da casa, il mondo del lavoro, ma anche dell'informazione, sta raggiungendo livelli altissimi di informatizzazione. La quarantena che ci ha costretto a restare a casa per circa 2-3 mesi ha sottolineato di come sia possibile lavorare da casa davanti a un computer. Tutti noi ci siamo organizzati per informatizzare i nostri compiti: il professore e lo studente attraverso le virtual classroom ad esempio, ma così come la maggior parte dei lavoratori è riuscita a lavorare attraverso lo smart working. Uno dei pochi mestieri che attualmente sembra difficile da informatizzare è quello del dottore. Però la tecnologia fa passi da gigante giorno per giorno e tutto ciò che adesso può sembrare assurdo, un domani potrà diventare realtà. Infatti, proprio la figura del dottore, che oltre alla sua competenza professionale deve avere anche quella empatia e quel fare rassicurante per mettere a suo agio il paziente, potrà essere informatizzata attraverso la figura del robot. Queste macchine saranno in grado di elaborare in pochissimo tempo quantità di dati impossibili per gli esseri umani. I vantaggi di questa informatizzazione sono molteplici: in un futuro sempre più vicino i robot-dottori potranno diagnosticare le malattie più rapidamente dei medici in carne ed ossa. Questo permetterebbe di ridurre al minimo le lunghe file negli ospedali o magari di aspettare mesi o addirittura anni per ricevere una visita privata, così come accade al giorno d'oggi. Si ridurrebbero notevolmente i "margini" di errore durante un'operazione chirurgica, che un umano può commettere, considerando la poca esperienza, la stanchezza, l'emozioni, tutto ciò che un robot non può provare. Quindi in futuro se per caso ci faremo male o avremo bisogno di essere curati o operati dimentichiamoci del dottore in carne ed ossa ma cominciamo a pensare di andare sotto le "mani di un robot.

mercoledì 3 giugno 2020

STEP #21 - UN BREVETTO

BREVETTO: ANALISI AUTOMATICA DELLE VOCI DI REGISTRO TRAMITE L'USO DEL CLUSTERING



NUMERO IDENTIFICATIVO DEL BREVETTO:  US8386854B2

DATA DEL BREVETTO: 26 FEBBRAIO 2013

INVENTORI: Yaacov Fernandess, Ohad Rodeh, Lavi Shpigelman

ASSEGNATARIO ATTUALE: International Business Machines Corp

Una serie di voci di registro viene ispezionata automaticamente per determinare un errore. Viene utilizzato un set di formazione per determinare il raggruppamento delle identificazioni dei registri. Le voci del registro vengono esaminate in tempo reale o retroattivamente e abbinate ai cluster. Il periodo di tempo può anche essere associato a un cluster in base alle voci di registro associate al periodo di tempo. Le indicazioni di errore possono essere trasmesse a un utente del sistema rispetto a una voce di registro o a un lasso di tempo.

COS'E' IL CLUSTERING?

Il clustering o analisi dei gruppi (dal termine inglese cluster analysis introdotto da Robert Tryon nel 1939) è un insieme di tecniche di analisi multivariata dei dati volte alla selezione e raggruppamento di elementi omogenei in un insieme di dati. Le tecniche di clustering si basano su misure relative alla somiglianza tra gli elementi. In molti approcci questa similarità, o meglio, dissimilarità, è concepita in termini di distanza in uno spazio multidimensionale. La bontà delle analisi ottenute dagli algoritmi di clustering dipende molto dalla scelta della metrica, e quindi da come è calcolata la distanza. Gli algoritmi di clustering raggruppano gli elementi sulla base della loro distanza reciproca, e quindi l'appartenenza o meno a un insieme dipende da quanto l'elemento preso in esame è distante dall'insieme stesso.

Link:https://patents.google.com/patent/US8386854oq=Yaacov+Fernandess%2c+Ohad+Rodeh%2c+Lavi+Shpigelman

giovedì 28 maggio 2020

STEP #20 - UN MATERIALE

SILICIO 


Perchè il silicio nei computer?
Perché  il silicio è così universalmente utilizzato per l’elettronica, in luogo di qualche altro materiale come il rame, la grafite o addirittura le patate? Beh, il silicio ha un certo numero di proprietà che lo rendono inusuale tra le sostanze chimiche. Di tutta la tavola degli elementi, solo sei sono comunemente classificati come metalloidi. Il silicio è uno di questi. I metalloidi presentano proprietà simili ai metalli, senza tuttavia esserlo realmente. Di solito hanno un aspetto argenteo brillante come veri metalli, ma invece di essere malleabili sono spesso abbastanza fragili, il che significa che possono rompersi facilmente. Anche se possono condurre elettricità come i metalli, sono meno atti a farlo; il termine “semiconduttore” deriva infatti  da questa proprietà di semiconduttività. Questa è particolarmente importante perché, mentre ovviamente computer e altri oggetti che usano i microchip necessitano di elettricità, il loro principio di funzionamento si basa sull’essere in grado di lasciare passare  elettricità attraverso alcuni transistor selettivamente, non a tutti indiscriminatamente.Un normale conduttore metallico permetterebbe il passaggio agli elettroni troppo facilmente, con il risultato che troppi transistor si attiverebbero contemporaneamente, impedendo quindi alla cpu di elaborare le istruzioni correttamente.
Ma perchè proprio il silicio?
Ma ancora non abbiamo risposto alla domanda del perché il silicio nello specifico, invece di altri semiconduttori simili, come ad esempio il germanio.
Facile: il silicio è un materiale facilmente reperibile in natura, quindi piuttosto economico. Infatti,  il ​​silicio è uno dei più elementi comuni nell’universo. Il silicio inoltre presenta altri vantaggi,  ad esempio funziona bene all’interno di un’ampia gamma di temperature e può essere facilmente legato ad altri elementi chimici che sono necessari per il funzionamento dei microprocessori. Ad esempio è abbastanza facile formare uno strato isolante di biossido di silicio (silicea), semplicemente inserendo il silicio in un forno. I piccoli transistor in una cpu necessitano di un buon isolamento per  controllare e dirigere  il flusso di elettricità con precisione, la versatilità del silicio lo rende la scelta più naturale. Ma anche se il silicio si è rivelato essere estremamente utile, non è perfetto. Pur economico ed abbondante, il suo utilizzo comporta necessariamente un compromesso circa la velocità di conduzione elettrica. Altri semiconduttori possono condurre gli elettroni più velocemente, il che significa che potrebbero essere utilizzati per produrre processori con prestazioni superiori, anche se ad un costo più elevato.
In conclusione, mentre in futuro transistor sempre più piccoli e cpu sempre più più veloci potrebbero richiedere materiali decisamente più esotici, il passato ed il presente delle unità computazionali è saldamente basato su questo straordinario materiale, il silicio.

STEP #19 - NELLA SCIENZA APPLICATA

DISCIPLINA SCIENTIFICA: INFORMATICA



L’informatica studia i procedimenti effettivi di elaborazione (e memorizzazione, trasmissione, ecc.) dell’informazione. Contribuisce alle scienze con concetti propri, quali la nozione di effettività, quella di complessità computazionale, quella di gerarchia di astrazione. Condivide con altre scienze lo studio delle tecniche risolutive di determinati problemi (il problem solving). Fare problem solving significa decomporre, ristrutturare, risolvere sottoproblemi e ricomporre, poi, le loro soluzioni. L’informatica, e questo è un suo importante contributo originale, mette a disposizione strumenti linguistici progettati affinché ciò sia possibile e, per quanto possibile, semplice. Inoltre, studia le somiglianze tra i problemi e le loro soluzioni, dando così gli strumenti per la costruzione di soluzioni efficienti e robuste.
L'informatica è una scienza?
Certo! Al pari della Matematica o della Fisica.

L'Informatica:


  • ha dei concetti propri. Ad esempio, così come in Matematica esiste il concetto di "perimetro di un poligono", in Informatica esiste il concetto di "complessità computazionale";
  • ha varie aree di studio. Ad esempio, così come in Matematica esistono gli ambiti di studio dell'Algebra e dell'Analisi, in Informatica esistono gli ambiti di studio degli Algoritmi, delle Basi di Dati, della Sicurezza, etc...
  • è di supporto alle altre scienze. Così come in tutte le scienze si usano i principi formali della Matematica, così l'Informatica è di supporto in quasi tutte le altre scienze. In alcuni casi l'interazione tra Informatica e altre scienze porta alla nascita di ambiti di studio multidisciplinari, come la bioinformatica, che studia la risoluzione di problemi biologici con metodi informatici.
L’Informatica non è:
  • smanettare 
  • montare e smontare i computer
  • conoscere e installare pacchetti software
  • navigare in internet
  • conoscere più linguaggi di programmazione possibile
  • programmare e basta.

mercoledì 27 maggio 2020

STEP #18 - NELLA CRONACA

CORONAVIRUS E SMART WORKING



Coronavirus, con lo smart working un italiano su due lavora di più e crescono ansia e stress. Si intitola così un articolo presentato dal giornale online Open, che sostiene che il carico di lavoro a seguito dello smart working sia diventato eccessivo per i dipendenti: "Il 22% inizia le giornate in anticipo, lavorando dalle 8 alle 20.30, mentre il 24% è solito terminare la giornata lavorativa anche dopo l’orario". Linkedin, il social network nato per il mondo del lavoro, ha condotto un’indagine su 2mila italiani durante il lockdown. Il Coronavirus ha stravolto i canoni del rapporto tra dipendenti e aziende e, stando alla piattaforma, un lavoratore su cinque ha riscontrato un impatto negativo sulla propria salute mentale. Lo studio fa dunque emergere una serie di problematiche spesso sottovalutate da chi ritiene che lo smart working sia soltanto una manna dal cielo.

PIU' LAVORO

Lavorare da casa, per il 48% del campione analizzato, si è tradotto in un surplus nel carico di lavoro. Quasi un italiano su due ha lavorato almeno un’ora in più al giorno: sviluppando il dato, si scopre come ci sia stato un eccesso di 20 ore lavorate in più in un solo mese di smart working. Solitamente, il 22% degli intervistati ha iniziato le giornate in anticipo, lavorando dalle 8 o fino alle 20.30, mentre il 24% ha terminato la giornata lavorativa anche dopo.

PROBLEMI DI SALUTE

Quest’attitudine al lavoro, che ha portato il 22% degli italiani a rispondere più rapidamente alle esigenze dell’azienda e a essere disponibile online più a lungo del normale, ha avuto anche dei riscontri sulla salute dei dipendenti. È emerso che il 46% dei lavoratori si sente più ansioso o stressato, il 19% prova una sensazione di sconforto relativa alla sopravvivenza della propria azienda e il 18% ha riscontrato un impatto negativo sulla propria salute mentale.

RISCHIO BORNOUT

L’esito patologico di questo carico di stress si definisce burnout: è uno scenario non distante per molti lavoratori in questa fase. Se un lavoratore su cinque ha riscontrato appunto qualche problema a livello di salute mentale, il 27% dei lavoratori ha sviluppato difficoltà a dormire. Uno stato di ansia costante, invece, si è verificato nel 22% dei lavoratori, mentre il 26% ha avuto problemi di concentrazione durante il giorno.

Link:https://www.open.online/2020/05/15/coronavirus-smart-working-italiano-lavora-crescono-ansia-stress-ricerca/

lunedì 18 maggio 2020

STEP #17 - UN ABBECEDARIO

UN ABBECEDARIO

A --- APPLE

B --- BILL GATES

C --- COMPUTER

D --- DIGITAL MARKETING

E --- E-COMMERCE

F --- FEDERICO FAGGIN

G --- GOOGLE

H --- HOST

I --- INFORMAZIONE

L --- LARRY PAGE

M --- MICROSOFT

N --- NEWSLETTER

O --- ONLINE, OFFLINE

P --- POS

Q ---  QUERY

R --- ROBOT ART

S --- SOCIAL NETWORK

T --- TURING

U --- USERNAME

V --- VIRTUAL CLASSROOM

Z --- ZUCKERBERG

STEP #16 - UN PROTAGONISTA

UN PROTAGONISTA DELL'INFORMATIZZAZIONE: MARK ZUCKERBERG


Un protagonista dell'informatizzazione è senza dubbio Mark Zuckerberg, l'inventore di Facebook, che ha contribuito alla informatizzazione della maggior parte delle persone sul nostro pianeta. Con Facebook egli è riuscito a facilitare la comunicazione tra amici, parenti e conoscenti da ogni parte del mondo, semplicemente attraverso la chat; ma anche ha dato la possibilità a tutti gli iscritti di poter scrivere il proprio pensiero o caricare una foto o video di una propria giornata e condividerlo con il  mondo intero. Di seguito, un piccolo estratto della biografia di Zuckerberg.
Mark Elliot Zuckerberg è nato nel 1984 ed è il più giovane miliardario del mondo, come decretato dalla prestigiosa rivista Forbes. È un giovane imprenditore informatico, amministratore delegato, nonché proprietario del più usato social network del pianeta: Facebook. Zuckerberg ha fondato, con l'aiuto di Eduardo Saverin, Facebook all'età di 20 anni, mentre era uno studente di Harvard. Prendendo l'idea dagli Yearbook, gli album fotografici con le immagini degli studenti di ogni anno accademico, tipici annuari scolastici delle scuole americane, ha creato un sito sociale che si è diffuso ad Harvard e, di seguito, nelle maggiori università americane. Si tratta di una trasposizione della rete di contatti e amicizie personali, in formato digitale e con alcuni elementi che permettono di comunicare tra gli utenti registrati nel network. Nel 2005 Mark Zuckerberg ha registrato il dominio facebook.com e, da quel momento, ha affrontato insieme al crescente successo un grande numero di cause circa la paternità dell'idea e del sito stesso. Facebook è oggi uno dei siti più seguiti e utilizzati al mondo, non è attualmente quotato in borsa ma sono state fatte diverse offerte di acquisto da parte di grandi gruppi del settore informatico, come Google, che però Zuckerberg ha sempre declinato. Stando alle ultime classifiche del 2010 Mark Zuckerberg è il 26enne più ricco al mondo, con un patrimonio netto di 6,9 miliardi di dollari, per merito del successo del suo prodotto e della crescita della sua società Facebook Inc.

Link: https://www.focus.it/scienza/scienze/la-biografia-di-mark-zuckerberg-l-inventore-di-facebook

sabato 16 maggio 2020

STEP #15 - NEL NOVECENTO

RIVOLUZIONE INFORMATICA DEL 1900



In Italia la rivoluzione informatica è  iniziata nella seconda metà del 900. Gli ultimi decenni del ‘900 sono ricordati come un’epoca di grandi trasformazioni nell’economia e nella società del mondo industrializzato. Come alla fine dell’800 l’emergere di nuovo tecnologie e di nuovi settori produttivi aveva mutato profondamente le strutture economiche e la stessa vita quotidiana nei paesi più sviluppati, così ora si assisteva invece al declino di industrie che avevano svolto un ruolo centrale per oltre un secolo, all’affermarsi di nuove tecnologie produttive, all’aprirsi di nuovi campi di attività che lasciavano intravedere una realtà economica e sociale molto diversa da quella che aveva avuto la sua massima espansione negli anni ’50  e ’60 del ‘900. Il centro e il nucleo propulsore di questo processo di trasformazione sta certamente nell’elettronica, cioè ,in quella scienza della fisica che studia il movimento degli elettroni e che, già nella prima metà del’900, era stata alla base di alcune fondamentali scoperte nel campo delle comunicazioni radiofoniche e televisive. Ma la più importante e la più rivoluzionaria fra le applicazioni della tecnologia elettronica fu attuata nel secondo dopoguerra nel settore delle macchine da calcolo (computer): Ovvero degli apparecchi capaci di riprodurre in qualche misura i meccanismi di funzionamento del cervello umano, mediante l’apertura e la chiusura di una serie di circuiti elettronici; di eseguire operazioni matematiche senza possibilità di errore in tempi infinitamente più brevi di quelli consentiti all’uomo; di immagazzinare nelle loro «memorie» una serie di dati da richiamare poi all’occorrenza. I primi calcolatori erano stati realizzati già durante la seconda guerra mondiale ma, basati sull’uso di componenti elettromeccaniche (i relais), erano soggetti a usura, oltre che estremamente ingombranti. La sostituzione del relais prima con la valvola, poi col transistor consentì, di ridurre enormemente le dimensioni dei computer e di aumentare la potenza di calcolo, l’affidabilità e la complessità. 
Un ulteriore salto qualitativo fu compiuto nel decennio successivo con l’introduzione del circuito integrato. Questi computer di «terza generazione» avevano quindi dimensioni più ridotte. I successivi sviluppi della tecnologia consentirono di produrre processori sempre più piccoli e sempre più veloci e di elaborare programmi sempre più complessi. Del resto, nell’industria del computer la parte «materiale» del prodotto (hardware) è meno importante, sotto il profilo dei costi, rispetto al complesso delle informazioni e dei programmi (software) che servono per farlo funzionare. Oggi i computer non solo sono oggetti abbastanza familiari per chi vive nelle aree sviluppate, ma sono incorporati in una gran quantità di apparecchi di uso corrente: automobili ed elettrodomestici, impianti per il condizionamento termico e per la produzione del suono, orologi e apparecchi fotografici. Lo sviluppo dell’informatica (la disciplina che ha per oggetto l’elaborazione e la trasmissione dell’informazione) si è intrecciato con quello della cibernetica, scienza nata negli anni ’40 che studia i processi di controllo e di comunicazione negli organismi viventi e cerca di riprodurli nelle macchine. Figlia della cibernetica è la robotica, che si occupa specificamente della costruzione di macchine capaci di sostituire l’uomo. Ancora più recente databile anni ’70 è la nascita della telematica: ossia l’applicazione delle tecniche dell’informatica al settore delle telecomunicazioni. La diffusione dei personal computer nelle abitazioni ha quindi profondamente trasformato il sistema delle comunicazioni di massa: da una parte sono aumentati i mezzi di trasmissione delle informazioni, dall’altra è cresciuta l’integrazione tra i diversi canali attraverso i computer, per esempio, è possibile vedere film, ascoltare musica, fare telefonate, ecc. 

STEP#25 - LA SINTESI FINALE

SINTESI FINALE Con questo post intendo terminare il blog, riassumendo tutto ciò che ho approfondito riguardo il verbo "INFORMATIZZAR...